Aprono le palestre per 161mila posti di lavoro. Codacons vuole rimborso per i 76 giorni di chiusura

Aprono le palestre per 161mila posti di lavoro. Codacons vuole rimborso per i 76 giorni di chiusura
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E’ stato uno dei primi settori a dover chiudere

Uecoop “Da palestre e wellness 161mila posti lavoro”

In Italia sono 161mila i posti di lavoro garantiti da palestre, centri wellness, centri estetici e negozi di articoli sportivi che con la Fase 2 stanno riaprendo pur con le limitazioni anti coronavirus.

<<La riapertura di palestre, centri benessere ed estetici rappresenta una fase molto delicata sia sul fronte della sicurezza che su quello della ripresa economica considerato che il comparto benessere – spiega Uecoop – è in forte espansione nei posti di lavoro a livello nazionale con Milano a quota 19mila, Roma con più di 12.500 e Monza e Brianza con oltre 10mila addetti, con servizi offerti da cooperative su più livelli: dallo sport dilettantistico alla ginnastica posturale, dalla riabilitazione alla ginnastica tonificante.

Negli ultimi dieci anni la crescita delle realtà del comparto è stata 16,7% a livello nazionale – sottolinea Uecoop – trainata da un’attenzione sempre maggiore verso il benessere e la salute. Nonostante questo però in Italia il numero delle persone in sovrappeso o obese ha raggiunto i 23 milioni per gli adulti (46% del totale) e 1,7 milioni per la fascia d’età tra i 6 i 17 anni con quasi 1 adolescente su 5 (17,9%) che non fa sport o qualche altra attività fisica. Una situazione aggravata dal periodo di lockdown anche per chi prima dell’emergenza coronavirus non ha mai avuto problemi di eccesso di peso.

Per questo – conclude Uecoop – è necessario incentivare comportamenti salutari, dentro e fuori casa, che vanno da una dieta equilibrata a una maggiore attenzione al movimento quotidiano nel rispetto di tutte le norme di sicurezza anti contagio.

 

Codacons “Cittadini iscritti a palestre hanno diritto a indennizzo per 76 gg di chiusura”

Il valore complessivo dei rimborsi spettanti agli utenti che hanno sottoscritto abbonamenti in palestre e strutture sportive ammonta in Italia a quasi 1,9 miliardi di euro. Lo afferma il Codacons che, nel giorno della riapertura di tali esercizi, ha elaborato i calcoli relativi agli indennizzi spettanti ai cittadini in virtù della chiusura degli impianti a causa dell’emergenza coronavirus.

<<L’attività di palestre, piscine e centri sportivi di tutta Italia è stata sospesa per effetto del dpcm del Governo firmato dal premier Conte lo scorso 9 marzo, e potrà riprendere solo a partire da oggi – spiega il Codacons –. Questo ha comportato 76 giorni complessivi di chiusura degli impianti, e il diritto degli utenti al rimborso parziale degli abbonamenti. Considerato che 20 milioni di cittadini praticano sport in Italia e sono regolarmente iscritti a palestre, centri fitness, circoli sportivi, corsi specifici, ecc., e che il costo medio di un abbonamento annuale è pari a 450 euro, il valore complessivo dei rimborsi spettanti agli utenti è di circa 1,88 miliardi di euro.

Lo stesso decreto Rilancio, all’articolo 216 comma 4, – conclude Codacons – prevede in capo ai gestori degli impianti sportivi l’obbligo di rimborsare i propri clienti per la chiusura degli esercizi, anche attraverso voucher di pari valore, utilizzabile entro un anno dalla cessazione delle misure di sospensione dell’attività sportiva>>.

 

G. D.