Sassello, intervista al sindaco Dabove: partiamo da Ospedale e viabilità provinciale

Sassello, intervista al sindaco Dabove: partiamo da Ospedale e viabilità provinciale
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Prima parte di una lunga intervista

Sassello sindaco – Abbiamo incontrato Marco Dabove a sei mesi dal suo insediamento quale sindaco del Comune di Sassello, oltre un’ora di chiacchierata su tanti argomenti che vi proporremo in vari spezzoni.

In questa prima parte ci occupiamo della disastrata situazione economica della Asp Ospedale Sant’Antonio e della viabilità provinciale sulle SP49 Sassello-Urbe e SP31 Urbe-Piampaludo-La Carta.

Duro il “mestiere” del primo cittadino ehhh?

<<Da quel 16 maggio del 2023, quando avevo firmato la mia carica da sindaco, ho cominciato ad ascoltare le necessità della gente perché te sei qua perché devi dare un servizio alla comunità. Sei la figura di riferimento.

Qualunque problema succeda sul territorio di Sassello la prima persona che viene interpellata è sempre il sindaco, a partire dalle autorità, dalla strada sporca, la luce che non arriva, al telefono che non prende, ai piccioni che sporcano, ai lupi che si avvicinano>>.

Non credo sia stata una sorpresa, sapevi a cosa andassi incontro. Quali sono state finora le sorprese positive e negative?

<<Ho avuto sorprese di disponibilità dalle persone ad ascoltare, che pensavo non esistesse più. Leggi i social network dove vengono fomentate le discussioni su qualunque tipo di tema, mentre quotidianamente col lavoro che faccio (postino n.d.r.) vado in casa delle persone ed ho avuto tanti momenti di confronti costruttivi con le persone>>.

Cosa vedi in giro, cosa avverti nei tuoi incontri?

<<Vedo tanta rabbia, c’è proprio tanta rabbia in giro. Siamo in un periodo storico di rabbia profonda, però ho trovato situazioni di tanta umanità e questo mi fa piacere. C’è una crisi economica e anche questo non aiuta>>.

Datti un voto di questi sei mesi e se ci sono risultati positivi?

<<Mi do la sufficienza. Un primo risultato è il confronto con la Regione Liguria per il Sant’Antonio, dove dargli un futuro con un piano di rientro finanziario credibile approvato dalla Regione stessa. Se supportato dalla Regione non è una cosa da poco. Ma per ora sono parole, ci sono stati degli incontri col commissario Gabriele Marino Noberasco ma di ufficiale, di scritto, non c’è niente. Il commissario della Rpa deve ripresentare il piano di rientro alla Regione Liguria, quello precedente non era sufficiente.

Ci stiamo muovendo per dare una continuità del lavoro chiedendo una proroga del commissariamento. Il lavoro che ha fatto è stato, secondo me, ottimo, perché la situazione era molto complicata. In questo momento stiamo vedendo la luce in fondo al tunnel…>>.

In consiglio comunale avevate previsto una commissione sull’ospedale in accordo con il gruppo di minoranza…

<<Sì, ma per formare la commissione avremmo allungato troppo i tempi per l’incontro in Regione; quindi, abbiamo cominciato a interloquire tra di noi in collaborazione con la minoranza consiliare. L’incontro che abbiamo avuto è stato con l’assessore regionale Grattarola, il presidente Alisa, il presidente Asl ed i responsabili di bilancio di Regione Liguria. Quindi diciamo che le parti chiamate in causa non sono state poche. Ci sarà anche, tra virgolette, una rivoluzione; in questo momento stiamo parlando di dare una continuità con l’attività dell’ospedale, il piano di rientro prevede alcuni passaggi istituzionali e comunque a supporto di Regione Liguria però ampliamo i posti in RP in RSA.

Vedremo se le promesse che ci sono state fatte saranno rispettate. Dobbiamo avere la certezza su migliori incassi, bisogna che la struttura riesca a stare in piedi da sola, non deve più generare debito costantemente perché, se la struttura incomincia a creare utile puoi fare poi tutti quei discorsi per dare futuro alla struttura.

Teniamo conto che noi abbiamo chiesto anche di entrare sul nuovo Piano sociosanitario, di creare una casa di comunità. Aprirebbero degli ambulatori medici Asl specializzati nelle proprie discipline e chissà non si possa garantire 12 ore di presidio con un medico sulla struttura, soprattutto per il periodo estivo, visto che in questo momento anche Asl non ha risorse neanche per coprire le guardie mediche>>.

Altre soddisfazioni in questi sei mesi?

<<Altra soddisfazione il dialogo con la Provincia di Savona che in questi ultimi anni si era dimenticata completamente delle nostre due strade provinciali che sono la 49 la 31. Hanno fatto solo lavori di somma urgenza delle alluvioni, come il ponte Cuba, mentre quest’anno sono riuscito a sbloccare una bella porzione di asfalti e siamo riusciti adesso a sistemare la situazione in piazza della Chiesa a Piampaludo dove avevano messo un guardrail in mezzo ad una piazza, ora ben sistemato con un muretto e ringhiera.

Siamo poi in contatto con la Provincia per i tratti che non sono stati presi in considerazione di asfaltatura quest’anno per programmarli nel 2024. L’anno prossimo sistemeranno il ponte della Salute e poi passeranno sulla 31 Veirera Alberola.

(fine prima parte)

 

G. D.