A6 Torino-Savona. Dopo tre mesi riapre il viadotto Madonna del Monte

A6 Torino-Savona. Dopo tre mesi riapre il viadotto Madonna del Monte
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Venerdì 21 febbraio alle 11 inaugurazione del viadotto Madonna del Monte, sabato riapre al traffico

Il 24 novembre una enorme frana causò il crollo di un viadotto sulla carreggiata nord dell’autostrada A6, in località Madonna del Monte, il caso e la tempestività di un automobilista (nella foto Daniele Cassol, colui che viaggiando sulla A6 il 24 novembre si accorse del crollo e fermò i mezzi che sopraggiungevano) evitarono una sicura disgrazia.

Dopo soli tre mesi il viadotto sarà inaugurato domani venerdì 21 febbraio, presente il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, e aperto al traffico sabato mattina.

<<È stato fatto un lavoro straordinario – commenta l’assessore alla Protezione civile Giacomo Giampedrone – non sono passati neanche tre mesi dall’evento e il nuovo viadotto è pronto; nella fase più acuta dell’emergenza la carreggiata sud è stata riaperta al traffico a doppio senso dopo soli quattro giorni.

In questo periodo un sistema di monitoraggio all’avanguardia, curato da Fondazione Cima e da Università di Firenze quali centri di competenza del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, ha permesso di tenere sotto controllo la frana e il rischio conseguente.

Il viadotto che verrà inaugurato sabato è in sicurezza, perché è stato costruito con le valutazioni idrauliche e strutturali che consentono di bypassare completamente il fronte di frana. Sono stati realizzati, inoltre, interventi provvisionali (opere di difesa e regimazione delle acque meteoriche), che hanno ulteriormente diminuito il rischio ma non l’hanno azzerato: ci sono ancora 4000 metri cubi di materiale appesi al fronte franoso.

Per questo abbiamo firmato un nuovo protocollo di emergenza, che prende atto della diminuzione del rischio. Non scatterà più automaticamente la chiusura della strada con l’allerta rossa, ma al raggiungimento di determinate soglie pluviometriche e inclinometriche prevediamo la chiusura della carreggiata sud (quella su cui si transita attualmente e che insiste sul viadotto vecchio) e il salto di carreggiata del traffico in due direzioni sulla carreggiata nord.

Il monitoraggio naturalmente continua sulla carreggiata sud, opposta al viadotto nuovo – conclude Giampedrone -, che ha consentito di tenere aperto quel tratto di autostrada in questi mesi ma ha ancora un pilone a rischio possiamo dire che la frana è una delle più monitorate d’Italia>>.

 

G. D.