Scuola, esami in presenza un bene poiché 1 su 4 non ha banda larga

Scuola, esami in presenza un bene poiché 1 su 4 non ha banda larga
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Secondo l’Uecoop per 1,3 milioni di ragazzi poveri in Italia studiare è più difficile  

Una famiglia su quattro (25,3%) non dispone di un accesso Internet a banda larga. Pertanto, non potendo supportare massicci flussi di dati e collegamenti audio video, il ritorno degli esami in presenza è un bene.

Inoltre l’avanzata della povertà coinvolge oltre 1,3 milioni di minori e pesa sulle loro opportunità formative.

Questo emerge da una analisi dell’Unione europea delle cooperative su dati Istat in riferimento alla partenza degli esami di terza media per circa 570 mila studenti che sosteranno una prova orale in presenza.

Le regole di distanziamento e le precauzioni per limitare il diffondersi del contagio hanno comportato – sottolinea Uecoop – uno stravolgimento globale della scuola fra turni di ingresso, rimodulazione degli spazi e delle lezioni.

Con l’emergenza Covid è esplosa la didattica a distanza che si scontra però – evidenzia Uecoop – con il divario digitale che colpisce di più le regioni del Sud.

La banda larga che non copre tutto il territorio nazionale non permette la scuola a distanza

Ma la crisi generata dall’emergenza Covid ha causato anche il record di povertà in Italia degli ultimi quindici anni come evidenzia Save the Children. 209mila ragazzi in più rispetto all’anno precedente che vivono in situazioni economiche molto problematiche – rileva Uecoop – ad accedere a strumenti, testi e opportunità formative rispetto a chi cresce in famiglie più benestanti.

Il diritto all’istruzione oltre a essere costituzionalmente tutelato è anche il presupposto – sottolinea Uecoop – per la costruzione del futuro delle nuove generazioni, soprattutto in un momento delicato come quello attuale.

Anche per questo il Governo del premier Mario Draghi ha destinato quasi 32 miliardi di euro del Recovery Plan ai progetti per il miglioramento qualitativo e quantitativo dei servizi di istruzione.

Vi è previsto lo sviluppo e il rafforzamento dell’istruzione professionalizzante, il reclutamento e la formazione degli insegnanti, il potenziamento e l’ammodernamento delle infrastrutture scolastiche, fra cui – conclude Uecoop – il cablaggio interno di circa 40mila edifici scolastici.

 

G. D.

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