Beigua, Urbe e titanio. Le osservazioni di Federparchi alla Regione Liguria

Beigua, Urbe e titanio. Le osservazioni di Federparchi alla Regione Liguria
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Sempre in merito all’ordine del giorno sulla conferenza degli enti locali

Le osservazioni di Federparchi Liguria che seguono sono relative all’ordine del giorno sulla convocazione di una conferenza degli enti locali allo scopo di ampliare l’area protetta del Parco Naturale regionale del Beigua nella zona del Monte Tariné interessata da un permesso di conduzione di attività di ricerca mineraria.

Osservazioni a cura del dottor Roberto Costa Coordinatore Liguria Federparchi Europarc e vicepresidente Ente Parco Antola

<<Federparchi Liguria ha già espresso, in tutte le sedi, la propria preoccupazione in merito alla incrementata attenzione di alcune società minerarie verso la ricerca mineraria e l’utilizzo di siti minerari abbandonati da decenni in varie parti del territorio ligure, nel comprensorio del Parco dell’Aveto (Val Graveglia) e del Parco di Montemarcello Magra Vara (alta val di Vara) e verso la insistente richiesta per nuove ricerche nel comprensorio del Parco del Beigua.

L’incrementata attenzione posta da codeste imprese verso giacimenti conosciuti ed in parte utilizzati in passato ma da tempo considerati non redditizi e verso nuovi giacimenti inesplorati deriva dal forte incremento dei prezzi riscontrato a livello internazionale per molte materie prime considerate “strategiche” in un’ottica di sviluppo tecnologico, in particolare metalli come alluminio e titanio, utilizzati per leghe leggere, e litio e cobalto, di crescente interesse nell’industria delle batterie.

C’è quindi da attendersi in questo contesto generale una forte e crescente pressione per l’utilizzo di siti minerari anche nella regione Liguria, utilizzando ovviamente non le antiche modalità di prelievo, relativamente sostenibili (pozzi e gallerie), ma nuove tecnologie invasive per portare alla luce grandi quantità di minerale in breve tempo e con costi concorrenziali (miniere a cielo aperto).

Ciò aprirebbe una situazione di grave rischio per la regione Liguria, che a fronte di un limitato vantaggio economico e lavorativo vedrebbe compromessi ben più rilevanti interessi in campo produttivo, turistico ed idrogeologico; per questi motivi ci permettiamo di suggerire che tale problema venga affrontato nel suo complesso anche con opportuni provvedimenti di legge per allontanare dal territorio ligure una prospettiva di questo tipo.

Entrando nel dettaglio dell’area del Parco del Beigua e dell’Odg oggetto della odierna audizione, Federparchi Liguria, premettendo la naturale ed ovvia competenza specifica in materia dell’Ente Parco del Beigua e dei Comuni interessati, esprime le seguenti valutazioni:

  • ogni intervento che possa garantire la tutela permanente del Parco e delle aree attualmente ad esso limitrofe (in particolare Geoparco Unesco e Zsc) da interventi potenzialmente invasivi e distruttivi è da ritenersi utile e condivisibile;
  • l’allargamento dell’area protetta al comprensorio del Monte Tariné interessato alle richieste di concessione mineraria così come descritto nell’Odg oggetto della presente audizione consentirebbe pertanto di bloccare definitivamente ogni suo tentativo di utilizzo a fini di scavo minerario;
  • l’iniziativa consentirebbe fra l’altro di soddisfare la richiesta del Comune di Urbe di entrare a far parte con proprio territorio del Parco Naturale del Beigua.

Alla luce di tali considerazioni pertanto Federparchi Liguria esprime il proprio favore verso l’Odg in oggetto, auspicandone l’approvazione unanime del Consiglio Regionale della Liguria per consentire in base all’art.14 bis della L.R.12/1995 la convocazione della Conferenza degli Enti locali che, sulla base di quanto proposto dall’Ente Regione e delle conseguenti valutazioni dell’Ente Parco e dei Comuni interessati possa sancire definitivamente l’allargamento dell’area protetta al comprensorio del Monte Tariné ed alle Zsc confinanti con l’attuale territorio del Parco del Beigua>>.

 

G. D. (nella foto di repertorio come si potrebbe presentare una cava a cielo aperto)