Savona un milione di euro di beni sequestrati per riciclaggio, 8 indagati – VIDEO

Operazione della Guardia di Finanza di Savona con violazioni per oltre tredici milioni di euro
Riciclaggio Savona
Riciclaggio Savona – L’ambito economico è quello dei trasporti e della logistica, dove i militari del Comando Provinciale Savona, hanno proceduto a denunciare all’Autorità Giudiziaria di Savona otto persone.
Gli indagati delle province di Savona, Genova e Milano, sono ritenuti responsabili di reati tributari disciplinati dal D.Lgs. nr. 74/2000 (art. 5 omessa presentazione di dichiarazione fiscale, art. 8 emissione di fatture per operazioni inesistenti e art. 2 dichiarazione fraudolenta mediante utilizzo di fatture per operazioni inesistenti), nonché una persona per il reato di riciclaggio (art. 648 bis c.p.).
Nel caso del riciclatore, ha provveduto a “ripulire”, mediante plurime operazioni di trasferimento su molteplici rapporti finanziari allo stesso riconducibili, i proventi derivanti dall’emissione di fatture per operazioni oggettivamente inesistenti.
In totale, la minuziosa analisi dei conti correnti bancari riconducibili agli indagati ha consentito di individuare oltre 60 operazioni al fine di riciclaggio per un valore quantificato in più di un milione di euro.
Quindi, con il coordinamento della locale Procura della Repubblica, il dipendente Nucleo di Polizia Economico Finanziaria ha dato esecuzione ad un provvedimento emesso dall’ufficio del Gip del Tribunale di Savona che ha disposto l’adozione di una misura cautelare reale a carico del responsabile del reato di riciclaggio che ha interessato un immobile di pregio nel levante ligure del valore di oltre 815.000 euro ed un’autovettura di lusso del valore di 50.000 euro.
Sono state eseguite sette verifiche fiscali nei confronti degli emettitori e degli utilizzatori delle fatture per operazioni inesistenti, aventi sede amministrativa nel territorio meneghino ed in quello ligure, che hanno consentito di procede alla constatazione di rilevanti e complessive violazioni di natura fiscale, quantificate in oltre tredici milioni di euro.
Dai processi verbali di constatazione, l’Agenzia delle Entrate ha emesso avvisi di accertamento per oltre un milione di euro nei confronti della società che ha emesso fatture per operazioni inesistenti, cessandone d’ufficio la partita Iva.
La fase è ancora nelle indagini preliminari sussistendo esigenze cautelari ed ha natura non definitiva, valendo la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.
G. D.