Sequestro 9 quintali di muscoli non depurati, denunciati a La Spezia

Sequestro 9 quintali di muscoli non depurati, denunciati a La Spezia
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Il prodotto era pronto per essere immessi in commercio

La Spezia – Durante un’operazione congiunta tra i finanzieri del Comando Provinciale di La Spezia e i dirigenti veterinari dell’Asl5 del medesimo capoluogo, sono state riscontrato condotte illecite presso uno stabilimento di depurazione di molluschi bivalvi (mitili e ostriche).

Alcuni operatori del settore della filiera sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per il presunto reato di frode nell’esercizio del commercio.

Inoltre, è stata elevata una sanzione amministrativa di 2.000 euro al mitilicoltore infedele per aver conferito i mitili al centro di depurazione in assenza di tracciabilità e/o provenienza ed altri 2.000 euro alla ditta che le avrebbe avviate al circuito commerciale senza la prevista ed obbligatoria depurazione, presumibilmente allo scopo di sopperire alla carenza di prodotto in questa stagione rispetto alla domanda.

Le Fiamme Gialle spezzine, quindi, di concerto con la locale Autorità giudiziaria, hanno sequestrato e destinato alla distruzione nove quintali di mitili, per scongiurare rischi igienico-sanitari per i consumatori, considerato che gli stessi, già confezionati, erano destinati a ristoranti e pescherie locali, eludendo e vanificando l’efficacia dei previsti controlli sanitari.

L’Asl e la Guardia di Finanza sensibilizzano la popolazione circa i rischi di consumare muscoli, ostriche e molluschi bivalvi in genere non controllati poiché la loro mancata depurazione rappresenta un potenziale rischio igienico sanitario e di salute pubblica.

Per questo motivo, i frutti di mare raccolti nelle aree di produzione classificate sono sottoposti a controllo per la ricerca di sostanze tossiche e nocive che, se rinvenute, comportano l’immediato blocco dell’area e il divieto di raccolta.

Il servizio congiunto tra Guardia di Finanza e Asl testimonia la consolidata sinergia tra Amministrazioni dello Stato nel primario interesse della tutela della salute pubblica e del regolare svolgimento del commercio, perseguendo gli operatori che adottano politiche commerciali scorrette e soprattutto pericolose per la collettività.

 

G. D.