Sassello palestra naturale, proposte di valorizzazione del territorio

Sassello palestra naturale, proposte di valorizzazione del territorio
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Riceviamo e pubblichiamo una proposta dell’arch. Sandra Chiappori

Sassello – E’ arrivata in redazione una lettera ben articolata dell’amica Sandra Chiappori di Sassello riguardante alcune proposte che si potrebbero realizzare nel territorio del sassellese, peraltro già ben strutturato sia a livello scolastico, sia in quello naturalistico con la positiva presenza del Parco Beigua – Unesco Global Geopark.

<<Ho partecipato alla festa per i nuovi diplomati della scuola a distanza e approfitto per complimentarmi pubblicamente con loro, Agostino Bernardis (mio personale tutor di camminate insieme con l’Associazione Lupi del Beigua) e Franco Galatini (ci conosciamo da sempre, abbiamo figlie della stessa età e passioni sportive analoghe) – scrive Chiappori -.

Ho letto il Tuo articolo su Redazione News e ascoltato l’intervista; viste le difficoltà correnti e il biennio pandemico che ha ridimensionato pesantemente qualsiasi iniziativa, il lavoro dell’Istituto Comprensivo in questo senso è veramente encomiabile, quindi complimenti a tutti! Alla Dirigente Scolastica, al Provveditore agli Studi, agli insegnati, a tutti quelli che hanno reso possibile questo progetto; un pensiero speciale a Lia Zunino (vicesindaco di Sassello) che con fiducia e impegno ha creduto e realizzato una condizione formativa importantissima per il proseguimento degli studi a livello di scuola superiore a Sassello.

Perdona la mia riflessione, a volte il Pianeta, anche con eventi inesorabili dalle conseguenze gravissime, ci comunica quali siano i limiti che il nostro genere non dovrebbe superare; gli effetti di pandemie, del riscaldamento globale, dell’inquinamento degli oceani invasi dalle plastiche e chi più ne ha più ne metta, dovrebbero riportarci ad apprezzare condizioni di vita meglio integrate con l’ambiente. Forse sarebbe tempo di recuperare la capacità di godere dei nostri patrimoni naturali con la spontaneità dei bambini, di lasciarci coinvolgere emotivamente dalla bellezza che abbiamo intorno, senza bisogno di ricorrere ad artificialità sofisticate.

Con questa premessa negli ultimi anni sono diventata assidua frequentatrice dei dintorni: dedico buona parte del mio tempo a escursioni e camminate all’interno del Parco del Beigua e zone limitrofe, attraverso la bellissima e ampia rete di percorsi che si sviluppano su questa parte di appennino, oltre lo spartiacque ligure che ci divide dal versante marittimo; proprio questa condizione orografica di versante padano, conferisce caratteristiche più marcatamente montane a tutto il bacino. Attraverso il mio peregrinare ho constatato che muoversi nell’ambiente naturale fortifica tramite l’osservazione diretta dei cicli vitali propri di ogni essere vivente (coltivazioni, allevamenti, attività agricole, boschive, etc.) e per di più agisce da antidepressivo.

Volendo essere ottimisti e superando gli effetti recessivi dell’ultimo periodo, la premessa mi serve per ricordare quanto possa essere interessante recuperare oggi le idee che ci eravamo scambiate proprio la vicesindaco Lia Zunino ed io durante la campagna elettorale, inizio del secondo mandato del nostro Sindaco Daniele Buschiazzo, a proposito della valorizzazione del nostro territorio.

L’argomento ha sempre a che fare con la formazione scolastica – continua Chiappori -; ricordo che a proposito di ciò, oltre all’istruzione di scuola superiore, la nostra inossidabile Lia, aveva in mente un progetto ben più ampio ed interessante da intraprendere con l’Università della Montagna di Edolo (sempre in provincia di Brescia in Valle Camonica). Cito brevemente gli argomenti del corso di Laurea Triennale dell’ateneo: Valorizzazione e Tutela dell’Ambiente e del Territorio Montano (…) prepara laureati che abbiano buone conoscenze di base nei principali settori delle scienze agrarie e forestali, con particolare riferimento agli ambienti montani. Detto così calzerebbe a pennello! Confesso che all’epoca (quasi 5 anni fa) avevo consultato dettagliatamente gli argomenti del piano di studi e se avessi avuto una formazione di base scientifica (non ho sufficienti conoscenze di chimica e fisica), mi sarebbe piaciuto affrontare la nuova esperienza universitaria.

Tradotto nella nostra realtà a mio parere le occasioni per valorizzare gli usi e le sapienze locali non mancano; ad esempio, in materia di uso del bosco, della lavorazione della legna, dell’agricoltura, dell’allevamento, delle produzioni dolciarie tipiche locali. Significherebbe portare a conoscenza dei ragazzi in età scolare, a partire già dai più piccoli, queste particolarità del nostro territorio, in modo da coltivare e stimolare interessi tramite l’adeguato supporto di studio scolastico a tutti i livelli. Ogni corrispondente formazione potrebbe offrire ai nostri giovani adeguate opportunità di sviluppo in attività lavorative e/o produttive.

Per valorizzare il nostro territorio mi fa piacere anche ricordare quanto ci eravamo dette a proposito di attività sportive/turistiche. La frequentazione sistematica e regolare dei percorsi all’interno delle nostre aree naturali protette, per me ha costituito la preparazione sufficiente ad affrontare più impegnative iniziative escursionistiche e perfino alpinistiche di montagna ed alta montagna. Lo posso affermare sia per quanto mi riguarda sia per chi condivide con me la stessa passione (la mia amica Laura Giuria, instancabile camminatrice anche lei).

Sassello Chiappori 1 proposta

Gli effetti di tutti questi sforzi non sono di secondaria importanza: l’allenamento al sacrificio, alla fatica, oltre a fortificare e migliorare il fisico, fa apprezzare i risultati ottenuti, pervade di soddisfazione ogni volta che si superano le difficoltà e quindi contribuisce all’autostima, ottimo viatico anche per la crescita intellettuale.

D’altronde lo dicevano anche i latini “men sana in corpore sano”.

Inoltre – prosegue – , l’osservazione della fauna in genere nel suo ambiente è una pratica rilassante ed insieme stimolante, educa ad avere rispetto per la natura e per il prossimo. Ho potuto quindi verificare quanto il nostro territorio costituisca una vera e propria palestra naturale che con poco sforzo potrebbe essere ampliata e potenziata tramite semplici capillari interventi.

Ad esempio, lungo tutti i percorsi che ho avuto il piacere di frequentare nel nostro bellissimo territorio, ci sono i vecchi seccatoi; incentivandone la manutenzione e l’uso, questi potrebbero diventare ottimi posti tappa utilizzabili anche per attività di trekking da effettuare in più giorni, tramite adeguate attrezzature da campeggio e bivacco, in tutte le stagioni.

Concludo dicendo che questo angolo di Liguria, valorizzato nella sua naturalità e opportunamente attrezzato, ci può portare da zero a mille, ma anche duemila, se non tremila metri in termini di altitudine; in termini di soddisfazione, non c’è metro di paragone… ad ognuno i suoi traguardi!

Per altre idee sai che di base sono creativa, ritienimi pure a disposizione. Sperando di non averti annoiato, resto in attesa di Tue osservazioni.

Un caro saluto e a presto. Sandra Chiappori>>.

 

Sarebbe interessante proseguire il dibattito sugli argomenti che Sandra ha messo sul tavolo. Credo che scuola e Parco Beigua abbiano da dire a proposito. Sassello e il suo comprensorio hanno grandi risorse naturali, in cui molti stanno credendo ed investendo, ampliare le attività ed offrire più alternative non può che far bene all’intera collettività ed alla sua economia.

G. D.