“Sua figlia ha causato un incidente, occorre denaro”, arrestato truffatore a Genova

“Sua figlia ha causato un incidente, occorre denaro”, arrestato truffatore a Genova
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Recuperati contanti e gioielli, risparmi di una vita, sottratti ad una coppia

Genova truffa – Venerdì 19 aprile, la Polizia di Stato ha arrestato in flagranza dei reati di truffa pluriaggravata e utilizzo fraudolento di strumenti di pagamento un 38enne di origine campana.

L’uomo veniva trovato in possesso di diecimila euro in contanti, del bancomat del marito della donna truffata e di due cofanetti di monili in oro dal valore di migliaia di euro.

A Genova, nel centro, sono avvenuti diversi tentativi di raggiri telefonici, durante i quali veniva paventata alla vittima una grave emergenza riguardante un familiare prossimo e la conseguente necessità di disporre di valori o contanti in breve tempo.

Infatti, grazie alle descrizioni fornite dalle vittime in alcuni episodi del mese di marzo, venerdì pomeriggio gli operatori della Sezione Anti Rapina della Squadra Mobile concentravano l’attenzione su di un uomo corpulento, nei pressi di una stazione taxi.

Lo stesso si faceva accompagnare nel quartiere di San Fruttuoso presso uno stabile residenziale, dove veniva visto entrare all’interno del portone per poi allontanarsi dopo circa venti minuti e andare verso uno sportello bancomat dove prelevava circa mille euro.

Il denaro apparteneva ad una donna, contattata da un sedicente carabiniere, la cui descrizione corrispondeva alla persona pedinata, che era stata impaurita a seguito di un grave incidente causato dalla figlia per il quale rischiava di essere arrestata. Una truffa, per cui la donna aveva consegnato al malvivente i risparmi di una vita.

Il presunto autore veniva bloccato con l’intera refurtiva poi restituita alla famiglia derubata, compresi i contanti prelevati al bancomat.

Sono altresì in corso almeno altri quattro episodi simili commessi nel mese di marzo che potrebbero essere attribuiti all’arrestato.

Sulla scorta del quadro indiziario così raccolto, e fermo restando il generale principio di non colpevolezza fino a sentenza passata in giudicato, l’arrestato, su disposizione del Pubblico Ministero di turno, è stata condotto in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

 

G. D.