Trovati 20 lavoratori irregolari in un supermercato del Ponente savonese

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Operazione della Guardia di Finanza di Albenga, sanzioni da 8 mila a 46 mila euro

Albenga lavoro – Le Fiamme Gialle della Compagnia di Albenga, hanno provveduto ad un controllo fiscale e in materia di lavoro nei confronti di una società con sede in Milano ma operante anche nel territorio ingauno per l’attività di “altri servizi di sostegno alle imprese” tra cui, in prevalenza, lo svolgimento di operazioni di inventario/magazzino presso supermercati.

I finanzieri hanno accertato come la società in questione ponesse i propri dipendenti, formalmente inquadrati come prestatori di lavoro occasionale, al servizio di soggetti terzi, solitamente operanti sotto le insegne di noti supermercati.

<<I riscontri diretti, esperiti dai militari in occasione dell’inizio del controllo presso una struttura commerciale sita in Albenga, utilizzatrice dei peculiari servizi di sostegno offerti dall’azienda menzionata, hanno invece dimostrato come l’inquadramento di venti lavoratori, dichiarato “sulla carta” come occasionale, non fosse conforme alla normativa giuslavoristica – spiegano dal Comando -.

Evidenziando invece un vincolo di subordinazione di fatto tra tali soggetti e la società, previsto soltanto per il tradizionale rapporto contrattuale tra datore di lavoro e personale dipendente e con conseguenti, notevoli, ricadute negative per questi ultimi sul piano contributivo e previdenziale>>.

I militari hanno pertanto proceduto a inquadrare correttamente la forza lavoro quale “dipendente subordinata”, segnalando le irregolarità riscontrate all’Inps e all’Ispettorato Territoriale del Lavoro per la ricostruzione della posizione contrattuale, come da Ccnl, previdenziale e contributiva, e hanno redatto nei confronti della società il verbale di accertamento unico e notificazione per l’applicazione delle sanzioni da un minimo di 8.000 a un massimo di 46.000 euro.

<<L’attività svolta dalla Compagnia di Albenga si inquadra, nell’ambito delle prerogative e dei poteri concessi al Corpo, nel settore della repressione del sommerso da lavoro, che ricomprende tanto le irregolarità riconducibili a un rapporto di lavoro non dichiarato (il cosiddetto lavoro nero), quanto le situazioni di regolarità soltanto formali a fronte di un salario e di condizioni lavorative ben diverse da quelle contrattualizzate (il c.d. lavoro irregolare) – concludono dal Comando -.

Entrambe queste fattispecie ledono fortemente il principio della libera concorrenza e rappresentano un notevole danno sia per le imprese in regola sia per i lavoratori, sovente oggetto di sfruttamento>>.

 

G. D.