Disastro ambientale Cuneo. Migliaia di tonnellate fanghi smaltiti nei campi

Disastro ambientale Cuneo. Migliaia di tonnellate fanghi smaltiti nei campi
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Dopo gli 11 arresti dei Forestali interdizione alle attività per lo stabilimento e avvio procedure di verifica per bonifica terreni

Vi sono sviluppi dopo gli arresti dell’operazione Fertil Plastic del Nucleo Investigativo dei Carabinieri Forestali cuneesi. Il Giudice di Torino ha disposto, come misura cautelare, l’interdizione all’attività dell’impianto, che smaltiva nei campi agricoli, per 6 mesi.

La lunga indagine dei Forestali, condotta per mezzo di intercettazioni telefoniche e telecamere nascoste, aveva portato alla luce un articolato traffico di rifiuti incentrato sulla società Olmo Bruno srl autorizzata alla produzione di ammendante per agricoltura.

I fanghi venivano smaltiti nei campi agricoli intorno ad Alba, Torino, Asti

L’impianto riceveva decine di migliaia di tonnellate fanghi derivanti da impianti di depurazione acque reflue urbane ed industriali i quali, invece di essere trattate come previsto al fine di produrre compost, venivano smaltiti, spesso tali e quali, su campi agricoli dell’albese e in limitrofe aree del torinese e dell’astigiano, tutte poste sotto sequestro penale.

Successivamente alle misure del 1° marzo disposte dalla Procura torinese anti mafia il Nucleo Investigativo ha proseguito ancora le indagini e chiesto l’intervento di Arpa Piemonte Cuneo. Sono stati quindi campionati i terreni agricoli sui quali si erano accertati sversamenti illegali di falso compost.

Sui campioni di suolo analizzati sono state evidenziate non conformità rispetto alle soglie di concentrazione degli inquinanti stabiliti dalla legge.

Nello specifico, a Magliano Alfieri le analisi effettuate in un frutteto e in un terreno condotto a cereali hanno rilevato quantità potenzialmente pericolose di metalli pesanti (Vanadio, Cromo, Nichel) e diossine con furano (composto organico contaminante).

Poi a Govone, sempre nell’albese, uno dei quattro campioni di suolo prelevati da un terreno a papaveri è risultato avere un alto tenore di Cromo. In un campione estratto da un pioppeto in Neive (Cn) sono emersi valori pericolosi di metalli pesanti (stagno e zinco).

L’intera area aziendale di Magliano Alfieri e dei terreni oggetto di smaltimento illecito restano sotto sequestro penale

Per tutti questi terreni dovrà essere avviata una procedura amministrativa per la verifica della necessità di bonificare i siti, fino ad allora non vi potrà essere in ogni caso svolta attività agricola.

Il falso compost analizzato ha evidenziato varie irregolarità di natura fisico-chimica, tra cui spicca il superamento dei valori di metalli pesanti, plastiche e vetro da quattro a quattordici volte il limite consentito. Tali cumuli dovranno essere dunque smaltiti in discarica autorizzata.

 

G. D.