In Liguria 252 immigrati clandestini, 143 con reddito cittadinanza, 5 arresti

In Liguria 252 immigrati clandestini, 143 con reddito cittadinanza, 5 arresti
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Operazione “Fake Working”, smantellata associazione a delinquere dalla Guardia di Finanza della Spezia

Alle prime luci dell’alba 50 finanzieri del Comando Provinciale della Spezia hanno arrestato 5 uomini, su ordine del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di La Spezia, Dott. Mario De Bellis. Due posti agli arresti domiciliari, accusati di essere promotori, organizzatori e membri di un’associazione a delinquere in veste imprenditoriale, che favoriva illegalmente l’ingresso e/o la permanenza nel territorio nazionale di soggetti extracomunitari privi della cittadinanza o del titolo di residenza permanente.

Durante una indagine sul lavoro irregolare veniva individuata una ditta con sede in Sesta Godano (Sp), che presentava elementi di anomalia ed indici di pericolosità fiscale ritenuti meritevoli di ulteriori approfondimenti investigativi.

Le successive indagini, coordinate dal Procuratore della Repubblica, Dott. Antonio Patrono, mettevano in luce una vera e propria organizzazione criminosa, strutturata, collaudata e con una precisa ripartizione di compiti.

In particolare, i due promotori, in collaborazione con tre cittadini stranieri, si occupavano del rilascio di permessi di soggiorno o il rinnovo di quelli in scadenza, dove veniva applicata una precisa tariffa mediante ricariche su carte postepay nella disponibilità degli indagati.

Seguiva la stipula di contratti di lavoro fittizi con l’azienda e l’elaborazione di buste paga e certificazioni uniche del reddito parimenti fasulle, dove lo straniero veniva seguito in tutto l’intero iter amministrativo.

Son ben 252 i soggetti extracomunitari che si sono avvalsi dei servizi offerti dal gruppo criminoso al fine di conseguire il titolo di soggiorno in violazione delle disposizioni contro le immigrazioni clandestine.

Tra questi 143 risulta percepissero il reddito di emergenza e/o il reddito di cittadinanza, per un totale finora incassato pari a circa 600 mila euro.

Anche l’Inps è stato informato per il recupero di quanto indebitamente percepito .

 

G. D.