La gavetta di Angelo Perrone disperso in Russia è nelle mani della famiglia

La gavetta di Angelo Perrone disperso in Russia è nelle mani della famiglia
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Nacque a Loano il 6 febbraio 1911, a 31 anni, nel 1942, partì per la Russia e non fece ritorno

Ieri mattina, a Loano, la gavetta è stata riconsegnata alla famiglia Perrone in una piccola ma emozionante cerimonia tenutasi a Palazzo Doria alla presenza del sindaco.

Gavetta Angelo Perrone

Il loanese Angelo Perrone, appartenente al corpo di spedizione italiano diretto in Russia nella Seconda Guerra Mondiale non è mai tornato a casa, ma ora la famiglia, grazie a Dimitri Ozino, italo-russo originario di Biella che ha ritrovato la vecchia gavetta e “messa” in rete, ha un prezioso ricordo.

Dopo due anni di attesa, ieri Dimitri Ozino ha consegnato l’oggetto nelle mani di Tommaso Perrone (nella foto) alla presenza della moglie Angela, delle loro figlie Sabrina e Claudia e del sindaco di Loano Luca Lettieri.

Grande l’emozione provata da Perrone nello stringere tra le mani un oggetto appartenuto al padre sta tutta nella lettera di ringraziamento che ha voluto indirizzare a coloro i quali lo hanno aiutato a raggiungere questo obiettivo e che riportiamo di seguito.

Tommaso Perrone con la gavetta

<<L’emozione provata nel momento della notizia del ritrovamento della gavetta appartenuta a mio papà e che provo ora stringendola tra le mani è qualcosa di assolutamente indescrivibile: la sensazione è quella di aver vicino il mio papà! Lo straordinario avvenimento si è verificato per l’interessamento di persone altruiste e sensibili, che ringrazio infinitamente.

In primis il qui presente Dimitri Ozino, il quale, informato del ritrovamento da un suo amico presente in territorio russo, ha immediatamente contattato Renza Martini, amministratrice del gruppo “Armir, sulle tracce di un esercito smarrito – di Pino Scaccia”, la quale si è subito attivata per potermi contattare, riuscendovi in men che non si dica.

Rivolgo un particolare ringraziamento alla stessa, conosciuta quale persona sensibile, attenta ai bisogni altrui, cortese, premurosa, infaticabile, disponibile per ogni esigenza. Di quanto sopra se ne ricava anche testimonianza nei contenuti postati su Facebook nel gruppo Armir con numerosi attestati di stima, plauso e ringraziamento per l’interessamento prestato per la soluzione di problemi inerenti militari disperso e/o deceduti in guerra.

Un grazie anche a Lorenzo Bensi, Giovanni Battista Cepollina e Gabriele Grassi per il loro prezioso contributo. Desidero ringraziare anche coloro i quali, personalmente o a mezzo social network, mi hanno testimoniato la loro vicinanza e partecipazione. Infine, un grazie di cuore all’amministrazione comunale, nella personal dello stimatissimo sindaco Luca Lettieri per la disponibilità e l’accoglienza riservataci. Grazie davvero a tutti>>.

Un prezioso ricordo che ora fa bella mostra in casa Perrone.

 

G. D.