Minorenne rapina giovanissimi a Genova Albaro, arrestato

Minorenne rapina giovanissimi a Genova Albaro, arrestato
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Minacciava le vittime con un coltello e si faceva consegnare i soldi

Genova arresto – La Polizia di Stato, su delega della Procura presso il Tribunale per i Minorenni di Genova, ieri, giovedì 1° febbraio, ha arrestato un minore straniero non accompagnato di origine egiziana, ritenuto responsabile di due rapine commesse i primi giorni dell’anno nel quartiere genovese di Albaro.

Il provvedimento restrittivo compendia le indagini avviate dalla Squadra Mobile, sezione “Contrasto al Crimine Diffuso” a seguito della commissione di reati predatori nel levante cittadino commessi ai danni di giovani.

La sera dello scorso 2 gennaio, un ragazzo appena diciottenne, mentre camminava nei pressi della piscina di Albaro, era stato rapinato da un giovane incappucciato che, dopo averlo minacciato con un oggetto acuminato e trattenuto per impedirgli di fuggire, si faceva consegnare il denaro che custodiva nel portafoglio. La vittima riusciva poi a fuggire gettandosi sulla carreggiata stradale per chiedere aiuto ed approfittava di un passaggio di un motociclista.

Sempre di sera, il 4 gennaio, nella medesima zona, un altro ragazzo richiedeva l’intervento della Polizia perché aveva subito un tentativo di rapina ad opera di un malvivente, la cui descrizione era compatibile con quello dell’episodio precedente. In questo caso, la vittima 24enne fuggiva nonostante la minaccia con un coltello.

Prontamente intervenuta una volante dell’Ufficio Prevenzione Generale rintracciava a poca distanza l’arrestato, trovandolo in possesso di un coltello e di un passamontagna artigianale – un berretto di lana a cui erano state ricavate due fessure all’altezza degli occhi.

Il minorenne straniero veniva denunciato in stato di libertà, oltre che per il tentativo di rapina, anche per resistenza a pubblico ufficiale, porto ingiustificato del coltello, e rifiuto di indicare le generalità, tanto da essere identificato solo tramite rilievi fotodattiloscopici.

Il seguito dell’indagine della Squadra Mobile metteva in luce un grave quadro indiziario, che pienamente condiviso dalla Autorità Giudiziaria, scaturiva nell’emissione da parte del Gip presso il tribunale di Minorenni del provvedimento restrittivo a carico del minorenne.

Rintracciato presso la comunità che lo accoglieva temporaneamente, è stato condotto in un Istituto per Minori.

Fermo restando la presunzione di innocenza e che l’eventuale responsabilità penale sarà definitivamente accertata solo in caso di emissione di una sentenza irrevocabile di condanna.

 

G. D.