Pontinvrea identificato il cadavere mummificato ritrovato un anno fa in un casolare

Pontinvrea identificato il cadavere mummificato ritrovato un anno fa in un casolare
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Brillante operazione condotta dai carabinieri della Stazione di Pontinvrea con il supporto scientifico dei Ris di Parma

Pontinvrea cadavere – La macabra scoperta di un cadavere mummificato fu di un agente immobiliare e di alcuni potenziali clienti nel mese di luglio dello scorso anno presso un vecchio casolare abbandonato nel territorio del comune di Pontinvrea.

Gli sfortunati malcapitati avevano segnalato il fatto ai Carabinieri della Stazione di Pontinvrea che, in quel momento, avevano solo potuto appurare lo stato di conservazione e l’abbigliamento invernale indossato dal cadavere. Unica certezza: il corpo si trovava lì da parecchio tempo, mentre nessun elemento utile per il riconoscimento, infatti, la salma non aveva addosso documenti né presentava segni identificativi confrontabili con le persone scomparse inserite nelle banche dati delle Forze di Polizia.

È probabile che la persona si fosse introdotta in quello stabile fatiscente per trovare riparo dal freddo, ma i militari non si erano dati per vinti, e avevano avviato un’approfondita attività d’indagine tesa a vagliare e filtrare tutti gli individui scomparsi potenzialmente compatibili con il misterioso “John Doe”, nome solitamente attribuito, più nell’immaginario collettivo cinematografico che nella pratica, ai cadaveri senza identità.

Venne effettuata l’autopsia che restituì qualche informazione utile: sesso maschile, corporatura minuta, età approssimativa circa 60. Pertanto, incrociando le informazioni con le persone scomparse, il campo di ricerca scese ad una decina di nominativi.

I militari della Stazione di Pontinvrea hanno effettuato estensive ricerche per individuare parenti in vita degli scomparsi e, su autorizzazione della magistratura savonese, compararne il Dna con quello della salma misteriosa.

Grazie al supporto scientifico del Ris Carabinieri di Parma, che ha esaminato il Dna estratto da un campione biologico del defunto con quello della persona più probabile quale sua consanguinea, sono arrivati alla conclusione della ricerca proprio in questi giorni.

<<Si tratta di un anziano senza tetto che, da parecchio tempo, si era allontanato dalla famiglia e aveva vissuto gli ultimi anni fra ricoveri e strutture assistenziali – spiegano al Comando -.

L’uomo, originario del Veneto, regione in cui è stata trovata la persona consanguinea, si era trasferito in provincia di Savona negli anni Sessanta, e qui era rimasto fino alla fine dei suoi giorni, costantemente aiutato dalle strutture sociosanitarie pubbliche, ma anche spesso riluttante ad accettare tale aiuto.

Era già stato sorpreso a dormire in alcune abitazioni private e, un anno prima del ritrovamento del suo cadavere, aveva fatto perdere le sue tracce, forse alla ricerca di una libertà inseguita anche a costo della vita.

L’esito della vicenda, comunque, ha consentito – concludono – di restituire dignità e identità certa alla vittima>>.

Complimenti alla tenacia dei carabinieri della Stazione di Pontinvrea per aver risolto così quello che per mesi è stato un caso misterioso e anche inquietante.

 

G. D.