Parco della Maggiolina, quei cinghiali andavano abbattuti

Parco della Maggiolina, quei cinghiali andavano abbattuti
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Il caso del Parco della Maggiolina a Spezia è indicativo del fatto dell’assenza di una coscienza ambientale scientificamente fondata da parte della politica

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Cosa è successo alla Maggiolina, parco urbano de La Spezia?

Sono stati trovati dei cinghiali all’interno e il parco è stato chiuso (con il fermo degli esercizi interni). Arriva giustamente l’ordinanza di abbattimento del sindaco (perché in area urbana non dovrebbero starci). Levata di scudi degli animalisti (che non sono ambientalisti) e la politica torna subito indietro. I cinghiali, in barba ad ogni norma, verranno spostati e non abbattuti.

In barba ad ogni norma, perché l’ordinanza del 28 giugno 2022 del commissario per la peste suina vieta di spostare i suini selvatici se non per l’abbattimento (c’è anche un parere favorevole di Ispra per l’abbattimento) e perché il Dlgs 221/2015 vieta di rimettere i cinghiali in ambiente.

Inoltre, va contro ogni ragionevole coscienza ambientale. Il cinghiale, a inizio ‘900, era presente solo in tre o quattro regioni; ora, secondo le stime di Coldiretti, ce n’è un milione e mezzo in tutta Italia e, in Liguria secondo le stime della Regione, ne abbiamo 11 ogni cento ettari (dovrebbero essere 2/3).

Non è una razza in estinzione, non è l’orso marsicano, anzi in molti casi il cinghiale è stata una specie immessa a scopo venatoria. Inoltre, il cinghiale, oltre ai danni all’agricoltura, è un danno per la biodiversità. Questo bisognerebbe che se lo ricordassero gli animalisti, ma anche la Regione (che investe pochissimo nella biodiversità: forse è per questo che se lo dimentica). Il cinghiale distrugge biodiversità. Mangia bulbi di orchidee, distrugge habitat per la nidificazione di uccelli che fanno il nido a terra, distrugge insetti come le api mellifere selvatiche utilissime per l’impollinazione. Questi sono solo alcuni esempi.

Questa vicenda fa capire quanto poca sia la coscienza ambientale e quanto la politica sia gestione interessata dell’ignoranza a fini elettorali (questo ha fatto la Regione Liguria). Quei cinghiali andavano abbattuti.

Un’ultima notazione sul Commissario alla Peste Suina, dott. Angelo Ferrari, che in questa vicenda ha contraddetto una sua ordinanza (e l’ha contraddetta con un parere negativo di Ispra). Fossi in lui mi dimetterei. Sarebbe serio in quanto, a seconda degli interlocutori e delle vicende, deroga alle regole che lui stesso ha dato.

Difficile mantenere in queste condizioni credibilità.

 

F.to Charles Darwin