Funivie: “Spostare il trasporto del carbone verso l’autostrada non risolve il problema”

Funivie: “Spostare il trasporto del carbone verso l’autostrada non risolve il problema”
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Il trasporto del carbone su gomma lungo la provinciale sta creando problemi alla viabilità

Dopo l’incidente di giovedì dove un tir si è ribaltato sulla strada provinciale 29 è intervenuta la Provincia di Savona tramite il presidente Pierangelo Olivieri e il consigliere delegato alla Viabilità Luana Isella: <<A seguito del nuovo incidente abbiamo evidenziato ancora una volta la necessità di limitare il carico di traffico pesante della SP 29 del Cadibona, in particolare richiedendo l’utilizzo preferenziale del tratto autostradale A6, soprattutto per i viaggi a carico.

Insieme al dirigente e al responsabile Servizio Strade abbiamo incontrato il direttore di Terminal Alti Fondali Spa, che gestisce il trasporto del carbone dal Porto di Savona alla Cokeria di Cairo, sostitutivo all’impianto funiviario attualmente non funzionante, e immediatamente abbiamo formalizzato nota in tal senso alla Società, inoltrandola per conoscenza ai Comuni interessati di Savona, Cairo Montenotte, Quiliano e Altare, al gestore Autostrada dei Fiori, nonché al Prefetto, con il quale siamo stati in immediato contatto>>.

Giovedì stesso Olivieri, insieme ai sindaci di Savona e Cairo, aveva sottoscritto la nota concertata con i sindacati e inoltrata a tutti i parlamentari liguri ribadendo la necessità di dare massima rilevanza a tutte le iniziative ed adempimenti da svolgere per pervenire quanto prima all’esecuzione degli interventi necessari per il ripristino della funzionalità dell’impianto funiviario.

Ieri la nota dell’azienda

<<A seguito degli eventi recenti che chiamano in causa il trasporto del carbone su gomma invece che attraverso l’impianto funiviario in concessione, l’azienda Funivie S.p.A. desidera sottoporre alla pubblica attenzione alcuni argomenti.

Il ripristino del sistema funiviario è il primo interesse delle aziende del gruppo, che con Funivie S.p.A. ne è l’attuale gestore, con Italiana Coke principale cliente e con il Terminal Alti fondali primo fornitore. L’azienda comprende che la pubblica amministrazione debba tener conto delle esigenze di tutti ma spostare il trasporto del carbone verso l’autostrada potrebbe non risolvere il problema.

Nel frattempo – continua la nota – il gruppo Italiana Coke sta facendo grandissimi sforzi in un contesto in cui l’economia subisce pesanti contraccolpi, sostenendo le spese e le attività per ripristinare i danni dell’alluvione in attesa dei rimborsi assicurativi, i maggiori costi per il trasporto via camion, i costi fissi di Funivie, la maggiorazione dei costi per la riorganizzazione del lavoro in cokeria, per il sostegno al reddito del personale di Funivie e anche oneri per il maggiore lavoro in Tafs>>.

<<Abbiamo riorganizzato il lavoro per assicurarne una gestione ordinata – afferma l’amministratore delegato del Gruppo, Paolo Cervetti – abbiamo costi non indifferenti per l’attuale gestione, e sosteniamo le imprese locali a cui è affidato il trasporto del carbone su gomma.

Ribadisco – conclude l’ad – che le nostre aziende sono disponibili a collaborare con gli enti fornendo idee concrete per la soluzione dei problemi>>.

 

G. D.