Savona elezioni. La sinistra per un “progetto di Città”

Savona elezioni. La sinistra per un “progetto di Città”
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Le proposte di Rete a Sinistra, Noi per Savona, Linea Condivisa

<<Nella fase attuale di avvicinamento alle prossime Elezioni amministrative di Savona, i Gruppi consiliari comunali di “Rete a Sinistra”, sostenuto da Sinistra Italiana e Rifondazione, di “Noi per Savona” e l’associazione regionale “Linea condivisa” desiderano proporre alla discussione politica alcune priorità programmatiche.

Pensiamo a un progetto di Città che vede strettamente correlati tutti gli aspetti della vita cittadina: ambiente, lavoro, urbanistica, welfare, mobilità, salute. Un modello di vera Smart City, capace di incidere sugli attuali sistemi di gestione del territorio, unica soluzione per fermare il declino economico-demografico e il degrado ambientale, purtroppo sempre più accentuati.

Pensiamo a una Città più vivibile e attrattiva, sede di attività produttive, centro di produzione culturale e luogo dove sperimentare modelli eco-compatibili che diminuiscano l’inquinamento.

Per questo pensiamo che nella centrale di Vado non debbano essere collocati né l’inceneritore né il raddoppio dei gruppi a gas, ma vogliamo aprire una riflessione su come produrre energia pulita, in stretto collegamento con nuovi modelli di mobilità.

Infatti, a proposito di mobilità, vorremmo un utilizzo prioritario del trasporto su ferro per merci e passeggeri per gli spostamenti extraurbani e una città dove si possa risolvere in maniera definitiva la circolazione in area urbana dei TIR e dove, in alternativa al costosissimo filobus, si possa investire su minibus elettrici. Vogliamo una città che scelga di investire prioritariamente verso una mobilità prevalentemente elettrica.

Il Comune – continuano i tre gruppi – deve porsi il problema, urgente, di come aprire una discussione con gli enti preposti per la riqualificazione della rete ferroviaria del Nord-Ovest e il raddoppio della Torino-Savona. Solo il collegamento efficiente con l’entroterra garantirà al territorio savonese la ripresa economica.

Inoltre, data l’importanza strategica del porto di Savona, è necessaria una ridefinizione dei rapporti tra il Comune e l’Autorità Portuale, per lavorare in sinergia in merito agli spazi, agli imput per le attività produttive e alla gestione del fronte mare della città.

Crediamo che non sia coerente la proposta di ampliamento della discarica del Boscaccio e tanto meno siamo d’accordo sull’installazione di un inceneritore. Proponiamo invece: la sperimentazione immediata in una zona della Città di un porta a porta spinto e la computazione individuale del conferito; l’individuazione di spazi per l’attività di recupero- riuso- riciclo; l’attivazione di buone pratiche da parte del Comune e delle sue partecipate per un percorso plastic-free.

Nella Smart City avrà una funzione essenziale la Digitalizzazione come strumento per coordinare e controllare tutti i principali servizi della Città e per informare gli abitanti e i turisti. Sarà necessario investire in tale senso e attivare una fruttuosa collaborazione con il Campus di Legino, che potrà fornire importanti competenze soprattutto nell’ambito della Protezione Civile.

“Siamo per cemento Zero”

Il Comune dovrà farsi promotore, insieme ad Asl2 e a Regione Liguria – proseguono i partiti di sinistra -, per la costruzione di modelli di Medicina territoriale per l’attivazione di un servizio di assistenza domiciliare integrata e ambulatori infermieristici territoriali. Il Comune dovrà inoltre partecipare attivamente alla costruzione di Case della Salute, in cui vengano integrate le competenze socio-sanitarie per raggiungere l’obiettivo della presa in carico totale del paziente, e che dovrebbe proporre un progetto di Medicina scolastica e aprire un tavolo di discussione con Asl2 per concordare una migliore organizzazione della Medicina preventiva nei luoghi di lavoro.

Per noi è necessario riportare l’ospedale San Paolo ai livelli strutturali richiesti dalla sua funzione di Ospedale di Savona capoluogo di Provincia, a partire dall’attivazione del Centro Ictus e dall’acquisto di una Eliambulanza.

Vogliamo infine che venga garantita la presenza di mediatrici culturali nei reparti di Maternità e nei Consultori che andranno ulteriormente potenziati. Crediamo fermamente nel mantenere e rilanciare la gestione in house dei servizi pubblici, in particolare su trasporti, rifiuti e gestione acque.

Il miglioramento delle Infrastrutture (strutturali e digitali) dovrebbe favorire l’insediamento di industrie ad alta tecnologia e ad elevata intensità di lavoro qualificato. Pensiamo a una Città green, con parchi urbani e estese zone pedonali, con servizi pubblici in tutti i quartieri, con spazi di incontro e di aggregazione per giovani e anziani, dove ci sia la possibilità di attivare formazioni culturali e sportive nei quartieri.

Siamo per cemento Zero. Crediamo invece negli interventi di riutilizzo degli edifici dismessi e di riqualificazione delle zone degradate, specie in periferia, con attenzione all’invarianza idraulica e al consumo del suolo. Tali interventi dovranno consentire anche la creazione di spazi per attività artistico- culturali.

Pensiamo a interventi di edilizia sociale in collaborazione con Arte e auspichiamo la realizzazione di alloggi progettati e destinati ai disabili.

L’Amministrazione comunale dovrà garantire una gestione partecipata del Bilancio Pubblico, per una gestione efficace e trasparente del rapporto coi cittadini a partire dalla valorizzazione delle Risorse umane del Comune e ad una migliore organizzazione del lavoro e dei servizi erogati.

Infine – concludono – il Comune dovrà vigilare sulla Legalità, per tutelare la cittadinanza e mantenere un’economia sana, messa a rischio dalla presenza di cosche in maniera decisa>>.

 

G. D.