Studente 18enne sfregia sito archeologico a Malta, carcere e grossa multa

Studente 18enne sfregia sito archeologico a Malta, carcere e grossa multa
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La condanna di Heritage Malta, l’agenzia nazionale di Malta che si occupa della tutela del patrimonio culturale locale

Nei primi giorni di marzo, un giovane 18enne, in gita scolastica a Malta, durante una visita ai due templi di Ġgantija, realizzati tra il 3600 e il 3200 a.C, monumento neolitico dichiarato dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità, ha inciso le iniziali “B+L” su di una parete del recinto sacro.

Immediatamente colto in flagrante da un agente di sicurezza, che ha convocato la polizia, è stato citato in giudizio durante una seduta d’urgenza del Tribunale di Gozo, dove ha ammesso le accuse mosse contro di lui.

Esemplare la condanna a due anni di reclusione, sospesa per quattro anni che è il periodo massimo consentito dalla legge, e ad una pesante multa di 15.000 euro.

<<Heritage Malta condanna senza riserve un atto di vandalismo perpetrato a Ġgantija, dove uno studente italiano ha causato danni irreparabili incidendo lettere su uno dei portali principali di questo monumento – ha commentato l’agenzia nazionale -.

Heritage Malta, avendo investito considerevolmente negli ultimi mesi nel miglioramento della sicurezza nei suoi musei e siti, esprime la sua soddisfazione per il tempestivo intervento dell’ufficiale di sicurezza coinvolto nell’incidente>>.

È probabile che per noi italiani una simile notizia faccia sorridere, così come la pesante condanna del Tribunale maltese sia ritenuta sproporzionata alla “bravata”. Certamente sarà sorprendente che un reato in flagranza sia stato indagato e giudicato in un giorno.

Già, noi che permettiamo a chiunque di “calare” in Italia, specie in trasferte sportive, a vandalizzare i nostri monumenti senza colpo ferire, garantisti masochisti come siamo.

Qui due anni di carcere, ma soprattutto 15mila euro di multa, manco per una rapina ad una anziana maltrattata e gettata a terra con prognosi di un mese.

Abbiamo oltre il 50% delle bellezze ambientali, artistiche e archeologiche mondiali, ma sappiamo di averle? Sappiano tutelarle e proteggerle, quindi renderle visibili e praticabili? Le abbiamo mai gestite quali risorse turistiche e culturali da migliaia di posti di lavoro? Siamo mai scesi in piazza per difendere questa sana ed ecologica “industria”?

Pensare a questa grossa eredità così inespressa un po’ di turbamento ci dovrebbe portare!

 

G. D.