Palo di Sassello rilancia la trota mediterranea

Palo di Sassello rilancia la trota mediterranea
Spread the love

L’associazione Noi per Palo vuol riportare la trota locale a nuotare in queste acque

I tanti torrenti di questo entroterra sono sempre stati ricchi di acqua, ed in passato hanno anche conservato ottime qualità di pesce. La regina in assoluto è stata la trota, ed in particolare la trota mediterranea, quella tigrata rossa e nera e senza aloni bianchi.

Purtroppo le continue immissioni di trota atlantica hanno fatto sì che la trota locale, le cui origini pare risalgano a oltre 10mila anni fa, sia quasi scomparsa. Addirittura in Italia è in pericolo di estinzione ed è stata inclusa nella “Lista rossa prossima alla minaccia”.

Peraltro con danni anche all’ecosistema in cui le stesse creano un equilibrio importante.

In alcune zone d’Italia si sta cercando di impedire l’estinzione della trota mediterranea, si stanno creando strutture che operino proprio su questa “salvezza”, dividendole dalla trota atlantica restituendo così all’ambiente le sue antiche origini.

A questo proposito, un’importante operazione è avvenuta ieri, giovedì 25 marzo, con la pietra fondativa proprio in questo entroterra, a Palo, frazione di Sassello, dove anni fa era stata allestita l’avannottiera nei pressi della sorgente della salute.

C’erano in tanti, nessuno è voluto mancare: in testa Marco Merialdo e Paolo Buscaglia (associazione Noi per Palo), sono loro che hanno fortemente voluto riprendere il discorso e che si presteranno a gestire il presidio.

Poi amministratori, istituzioni ed esperti: Daniele Buschiazzo (presidente Parco Beigua e sindaco Sassello), Roberto Laiolo (assessore Sassello), Paolo Genta (Regione Liguria), Antonio Aluigi (biologo Parco Beigua), Bruno de Felice (dirigente veterinario Asl2 savonese), Lisa Pedullà (comandante carabinieri Forestale Sassello), Giovanni Venturino (presidente provinciale Enalcaccia, Enalpesca, Tiro), Gino Aragone (vicepresidente provinciale Enalpesca e segretario società pesca Tre Torri Sassello), Giovanni Marrapodi (Consorzio per la tutela del territorio e la conservazione del sottobosco Sassello), Alessandro Candiotto (ittiologo Predosa-Al), Carlo Fortunato (Ufficio Pesca Provincia Alessandria), Gabriele Rafaghello (presidente Società Pesca Molare che gestisce incubatoio di Molare per la Provincia).

palo di sassello avannottiera

L’obiettivo è proprio quello di rimettere in funzione l’avannottiera di Palo, peraltro di proprietà del Comune di Sassello, che necessita sia delle opportune autorizzazioni sia delle necessarie revisioni alle attrezzatture già esistenti.

Il progetto è ambizioso e sarà supportano con un iniziale contributo economico dell’Ente Parco Beigua, mentre per quanto riguarda la fase operativa sarebbe a 360°: il processo riproduttivo e di ripopolamento dovrà avvenire con un certo numero di individui riproduttori, poi le uova, gli avannotti, le trotelle e il ripopolamento dei torrenti con il ritiro delle trote ibride.

Un progetto importante che si avvarrà anche della collaborazione di chi già gestisce l’avannottiera di Rio Baracca nelle zone basse, mentre Palo coprirà la zona alta. Formando così quella sinergia necessaria per salvaguardare la specie e rendere più vivibili questi fiumi.

Naturalmente la ripresa dell’attività potrà essere utile anche per le finalità del Parco Beigua, così come sarà un laboratorio di studio e formazione per esperti e gruppi scolastici.

E’ innegabile che il rilancio dell’area abbia anche risvolti importanti sotto l’aspetto turistico. Un turismo sano, non inquinante, in mezzo all’acqua, al verde… castagne e funghi.

 

G. D.